Prendiamo atto di aver innescato una polemica calcistica. Due parole da chi scrive a chi legge. Abbiamo pensato che era più interessante enfatizzare la prestazione del Fontanelle e del suo, permettetemi la libertà, “dramma sportivo”, di ragazzi giovani che vedono sfumare un sogno all’ultimo momento, invece di enfatizzare una squadra all’ennesima vittoria, ormai diventata cosa di routine, un po’ come le veline del Sig. Berlusconi, che ormai non fanno più notizia. Scusate, se nel commento, non siamo montati sul carro dei vincitori come fanno molti giornalisti, ma rimaniamo a bordo strada e aspettiamo il suo passaggio senza entusiasmi e senza rimpianti, consapevoli che si poteva fare di più, ma così va la vita. Mettersi dalla parte di chi perde, non è sempre facile, perché si deve sempre cercare di dare spiegazioni alle sconfitte. Quello che fanno i vincitori, molte volte passa in secondo piano, poiché interessa solo il risultato. Infatti, il gioco, le azioni, i quasi gol, i pali, le parate del portiere avversario sono solo episodi che avrebbero peso giornalistico se non avessero vinto; mentre l’aver vinto sposta l’attenzione sul dramma degli sconfitti che risulta più stimolante nella descrizione e nei lettori. Se notate, si parla sempre di cronaca nera, mentre quella rosa va sempre alla fine di tutto: è enfatizzato il crescere del prezzo del petrolio e di conseguenza dell’inflazione, e ci si dimentica in fretta di rilevare che il costo alla pompa della benzina non cala, quando le circostanze economiche lo permetterebbero. Nella sconfitta di Fontanelle ci sta sfortuna e inesperienza che diventano tangibili, perché c’è un avversario che ne è causa: squadra quadrata in ogni reparto, mai paga, tecnicamente preparata, ma descrivere questo non fa notizia, si sa, è cosa assodata e consolidata. Lode ai vincitori, e onori agli sconfitti che faranno tesoro e tirandosi su le maniche scenderanno in pista ancora più agguerriti.
La Redazione di Real Sky Sport TG24