Il Real 2004 piega con una prova abbastanza buona la compagine dei Bruck Boys.
Il Mister Zeggio è squalificato e si sistema in tribuna con l’orecchio alle altre partite che si giocano in contemporanea. La squadra è al completo. Questa è l’occasione di fare qualche esperimento, per saggiare i nuovi e per vedere la maturità dei senatori. Secondo il Mister non dovrebbe essere una partita difficile e quindi le sue scelte vanno nella direzione di provare delle cose e delle situazioni che potrebbero presentarsi. Decide di non far partire El Ceo nel quintetto iniziale, per avere modo di veder giocare Andrea in certe condizioni e di utilizzare El Ceo in accoppiata con il Presidente, perché garantisce una copertura maggiore. Comunque nelle partite, classificate più facili, ci sarà un po’ di turn over. Oggi è capitato così, domani sarà quel che sarà.
La squadra è alla ricerca del leader carismatico, che secondo noi deve saper stare in campo e saper stare anche in panchina. Qualcuno che si prenda, oltre i calci inevitabili visti gli scarponi che s’incontrano, l’onere e l’onore di essere il faro nei momenti di burrasca. Abbiamo bisogno di questo, e il training per un leader parte anche dalla sicurezza che dimostra e che trasmette ai compagni. Qualcuno nasce leader, molti altri lo diventano con il lavoro, ascoltando e analizzando se stessi e le opinioni degli altri. Leader è il primo che arriva e l’ultimo che va via; leader è chi fa gol e chi li fa fare; leader è anche chi sbaglia, ma che fa di tutto per capire dov’è l’errore e di trovare soluzioni. Leader è … fate voi, io non ho più l’età per correre, adesso ho l’età per veder gli altri correre e di portare la propria esperienza, anche se talvolta passa per banale, in squadra. Buoni soldati, addestrati bene, equipaggiati bene, vanno sempre in contro alla morte, se chi li comanda li porta allo sbaraglio. E’ per questo, che tra i buoni soldati e gli ufficiali ci sono sempre dei sergenti, i quali sono sempre al centro della mischia a mediare, a spronare, a farsi in quattro per non farsi ammazzare e portare a casa la pelle, loro e degli altri.
Lo sport di squadra, secondo me, è una buona palestra di vita, dove si deve imparare a fidarsi degli altri e di meritarsi il loro rispetto. Crescere in campo, può essere utile anche nella vita. In campo come nella vita qualche volta bisogna improvvisare per adattarsi e raggiungere lo scopo. Ai leader questo viene facile. Tanti auguri a tutti voi.
Torniamo alla partita. Cominciamo e subito al primo minuto andiamo in gol con Ale (1 a 0).
Sembra facile, ma abbiamo un po’ di mala sorte. Al quinto un bel tiro parato ad Andrea. Fabio C. compie alcuni interventi qua e la. All’undicesimo Matteo El Ceo va al tiro, ancora una parata evita il gol. Al quattordicesimo subiamo il pareggio dal numero 9 avversario (1 a 1). Subito dopo i Brunk Boys sfiorano il raddoppio. Al quindicesimo Manuel si sgancia, ma il portiere avversario para. Al diciassettesimo, traversa di Ale e al diciannovesimo palo de El Ceo. Matteo El Ceo corre, gioca, è picchiato e al ventesimo tenta ancora la via della rete, ma il portiere para. Al ventiduesimo tenta il tiro Microonde Presidente che finisce fuori di un soffio. Matteo El Ceo al venticinquesimo si lancia sulla fascia, arriva al limite dell’aria e il portiere ferma l’azione con un fallo fuori area. L’arbitro fischia. Si chiede il rosso, ma il fallo, secondo l’arbitro, lo ha fatto un altro giocatore. Va bene così! Punizione, palla a Gigio che insacca il 2 a 1. Intervallo. Il Mister scende negli spogliatoi e dispensa consigli e strigliate per tutti. Si ricomincia e subito El Ceo sfiora il gol su azione molto insistita. Al terzo un altro palo di El Ceo e di seguito Andrea sbaglia di un soffio. Al quinto finalmente EL Ceo corona la sua molte di gioco con gol (3 a 1). Fallo di Manuel che “protesticchia” e prende un giallo: è il sesto minuto. E’ l’ottavo e Manuel si lancia sulla fascia sinistra e sfiora il gol, mentre nell’azione di capovolgimento lo subiamo (4 a 2). Ricky al decimo recupera una bella palla a centro campo e si invola verso la porta e segna il 5 a 2. Finalmente al dodicesimo il portiere viene solamente ammonito per l’ennesimo fallo fuori area su El Ceo lanciato a rete. La curva chiede il rosso a gran voce. Nello stesso minuto un bel tiro di Ricky che finisce alto di poco. Subiamo al tredicesimo un fallo a tre metri dalla linea di area in posizione centrale. Manuel sul pallone e con un bel tiro aggira la barrire segnando il 6 a 2. Adesso il risultato è più rotondo e si gioca per lo spettacolo. Arrivano altri gol: al diciottesimo prima El Ceo per il 7 a 2 e poi Gigio (doppietta) per l’8 a 2 con pallonetto da oltre metà campo che punisce la presunzione del portiere che si ostina a giocare spesso fuori dai pali. Al diciannovesimo segnaliamo un tiro fuori di poco di Ale e una scorribanda del portiere avversario in attacco. Fabio C. lo anticipa ma subisce un fallo categoria se lo poteva risparmiare accendendo una piccola mischia che l’arbitro seda con un nulla di fatto. Arriva il ventesimo e Ale segna un bel gol per il 9 a 2. In campo c’è anche il Presidente che sfiora il gol al ventiduesimo. Al ventitreesimo Ale segna il decimo gol con una zampata delle sue. La partita si chiude 10 a 2 e con tutti i giocatori sotto la curva.
E in tutta questa telecronaca dov’è fabio El Muro? C’è e fa il solito lavoro sporco utile. Mazzuola, difende, si propone. Nel secondo tempo prende anche un forte colpo alle costole che lo tiene un po’ precauzionalmente in panchina. Alla fine anche lui partecipa ed è fautore della bella vittoria.
Tabellino: Matteo El Ceo 2, Ale 3, Manuel 1 (ammonito), Ricky 1, Gigio 2, Andrea 1.
Il Mister Zeggio è squalificato e si sistema in tribuna con l’orecchio alle altre partite che si giocano in contemporanea. La squadra è al completo. Questa è l’occasione di fare qualche esperimento, per saggiare i nuovi e per vedere la maturità dei senatori. Secondo il Mister non dovrebbe essere una partita difficile e quindi le sue scelte vanno nella direzione di provare delle cose e delle situazioni che potrebbero presentarsi. Decide di non far partire El Ceo nel quintetto iniziale, per avere modo di veder giocare Andrea in certe condizioni e di utilizzare El Ceo in accoppiata con il Presidente, perché garantisce una copertura maggiore. Comunque nelle partite, classificate più facili, ci sarà un po’ di turn over. Oggi è capitato così, domani sarà quel che sarà.
La squadra è alla ricerca del leader carismatico, che secondo noi deve saper stare in campo e saper stare anche in panchina. Qualcuno che si prenda, oltre i calci inevitabili visti gli scarponi che s’incontrano, l’onere e l’onore di essere il faro nei momenti di burrasca. Abbiamo bisogno di questo, e il training per un leader parte anche dalla sicurezza che dimostra e che trasmette ai compagni. Qualcuno nasce leader, molti altri lo diventano con il lavoro, ascoltando e analizzando se stessi e le opinioni degli altri. Leader è il primo che arriva e l’ultimo che va via; leader è chi fa gol e chi li fa fare; leader è anche chi sbaglia, ma che fa di tutto per capire dov’è l’errore e di trovare soluzioni. Leader è … fate voi, io non ho più l’età per correre, adesso ho l’età per veder gli altri correre e di portare la propria esperienza, anche se talvolta passa per banale, in squadra. Buoni soldati, addestrati bene, equipaggiati bene, vanno sempre in contro alla morte, se chi li comanda li porta allo sbaraglio. E’ per questo, che tra i buoni soldati e gli ufficiali ci sono sempre dei sergenti, i quali sono sempre al centro della mischia a mediare, a spronare, a farsi in quattro per non farsi ammazzare e portare a casa la pelle, loro e degli altri.
Lo sport di squadra, secondo me, è una buona palestra di vita, dove si deve imparare a fidarsi degli altri e di meritarsi il loro rispetto. Crescere in campo, può essere utile anche nella vita. In campo come nella vita qualche volta bisogna improvvisare per adattarsi e raggiungere lo scopo. Ai leader questo viene facile. Tanti auguri a tutti voi.
Torniamo alla partita. Cominciamo e subito al primo minuto andiamo in gol con Ale (1 a 0).
Sembra facile, ma abbiamo un po’ di mala sorte. Al quinto un bel tiro parato ad Andrea. Fabio C. compie alcuni interventi qua e la. All’undicesimo Matteo El Ceo va al tiro, ancora una parata evita il gol. Al quattordicesimo subiamo il pareggio dal numero 9 avversario (1 a 1). Subito dopo i Brunk Boys sfiorano il raddoppio. Al quindicesimo Manuel si sgancia, ma il portiere avversario para. Al diciassettesimo, traversa di Ale e al diciannovesimo palo de El Ceo. Matteo El Ceo corre, gioca, è picchiato e al ventesimo tenta ancora la via della rete, ma il portiere para. Al ventiduesimo tenta il tiro Microonde Presidente che finisce fuori di un soffio. Matteo El Ceo al venticinquesimo si lancia sulla fascia, arriva al limite dell’aria e il portiere ferma l’azione con un fallo fuori area. L’arbitro fischia. Si chiede il rosso, ma il fallo, secondo l’arbitro, lo ha fatto un altro giocatore. Va bene così! Punizione, palla a Gigio che insacca il 2 a 1. Intervallo. Il Mister scende negli spogliatoi e dispensa consigli e strigliate per tutti. Si ricomincia e subito El Ceo sfiora il gol su azione molto insistita. Al terzo un altro palo di El Ceo e di seguito Andrea sbaglia di un soffio. Al quinto finalmente EL Ceo corona la sua molte di gioco con gol (3 a 1). Fallo di Manuel che “protesticchia” e prende un giallo: è il sesto minuto. E’ l’ottavo e Manuel si lancia sulla fascia sinistra e sfiora il gol, mentre nell’azione di capovolgimento lo subiamo (4 a 2). Ricky al decimo recupera una bella palla a centro campo e si invola verso la porta e segna il 5 a 2. Finalmente al dodicesimo il portiere viene solamente ammonito per l’ennesimo fallo fuori area su El Ceo lanciato a rete. La curva chiede il rosso a gran voce. Nello stesso minuto un bel tiro di Ricky che finisce alto di poco. Subiamo al tredicesimo un fallo a tre metri dalla linea di area in posizione centrale. Manuel sul pallone e con un bel tiro aggira la barrire segnando il 6 a 2. Adesso il risultato è più rotondo e si gioca per lo spettacolo. Arrivano altri gol: al diciottesimo prima El Ceo per il 7 a 2 e poi Gigio (doppietta) per l’8 a 2 con pallonetto da oltre metà campo che punisce la presunzione del portiere che si ostina a giocare spesso fuori dai pali. Al diciannovesimo segnaliamo un tiro fuori di poco di Ale e una scorribanda del portiere avversario in attacco. Fabio C. lo anticipa ma subisce un fallo categoria se lo poteva risparmiare accendendo una piccola mischia che l’arbitro seda con un nulla di fatto. Arriva il ventesimo e Ale segna un bel gol per il 9 a 2. In campo c’è anche il Presidente che sfiora il gol al ventiduesimo. Al ventitreesimo Ale segna il decimo gol con una zampata delle sue. La partita si chiude 10 a 2 e con tutti i giocatori sotto la curva.
E in tutta questa telecronaca dov’è fabio El Muro? C’è e fa il solito lavoro sporco utile. Mazzuola, difende, si propone. Nel secondo tempo prende anche un forte colpo alle costole che lo tiene un po’ precauzionalmente in panchina. Alla fine anche lui partecipa ed è fautore della bella vittoria.
Tabellino: Matteo El Ceo 2, Ale 3, Manuel 1 (ammonito), Ricky 1, Gigio 2, Andrea 1.
Nessun commento:
Posta un commento